In questo forum tutti noi abbiamo sempre esposto i problemi relativi all'arto leso, alle tipologie di deficit, alle cure seguite oancora in corso, etc.....
Ma ci siamo posti il problema dell'arto ancora funzionante e le ricadute che deve sopportare per fare il lavoro di due braccia?
Ormai a distanza di oltre cinque anni dal mio incidente ritengo che sia il caso di pormi, insieme a voi anche questa domanda.
Innanzi tutto è evidente l'ipertrofia dei muscoli del complesso spalla - braccio rispetto non solo l'arto leso, ma anche a quello che dovrebbe essere in rapporto alla mia corporatura.
Detto più semplicemente, dato che sono di corporatura esile, è come se un chirurgo folle mi avesse trapiantato il braccio sinistro di un culturista.
Ma non finisce qui!
Sarebbe bello se fosse soltanto un dato estetico, ma purtroppo non è così, avendo riscontrato anche problemi funzionali.
Mi è stata diagnosticata una periartrite scapolo omerale, e da un po' di tempo soffro di dolori da sforzo in prossimità dell'eminenza tenaria della mano sinistra.
Questi ultimi disturbi mi impediscono di compiere alcuni movimenti fini della mano, quale allacciarmi le scarpe o scrivere a lungo.
E' evidente che per risolvere il problema non basta comprarsi i mocassini ed usare il computer, anche perchè a lungo andare anche battere i tasti o usare il mouse sarà difficoltoso.
Cosa fare?
Ridurre le occasioni di utilizzo del braccio sano (qualcuno vada a spiegare agli ortopedici come si fa) oppure rassegnarsi ad un lento ed inesorabile declino della funzionalità anche di questo braccio?
Aspetto contributi in materia, perchè ritengo che, come ho detto altrove, bisogna imparare a pensare a quel tanto che è rimasto, piuttosto che concentrare le proprie attenzioni su ciò che abbiamo perso
Un saluto a tutti.
Pietro.