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e il braccio sano???

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2006 13:55
pietro
[Non Registrato]
29/11/2005 20:26
 
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In questo forum tutti noi abbiamo sempre esposto i problemi relativi all'arto leso, alle tipologie di deficit, alle cure seguite oancora in corso, etc.....
Ma ci siamo posti il problema dell'arto ancora funzionante e le ricadute che deve sopportare per fare il lavoro di due braccia?
Ormai a distanza di oltre cinque anni dal mio incidente ritengo che sia il caso di pormi, insieme a voi anche questa domanda.
Innanzi tutto è evidente l'ipertrofia dei muscoli del complesso spalla - braccio rispetto non solo l'arto leso, ma anche a quello che dovrebbe essere in rapporto alla mia corporatura.
Detto più semplicemente, dato che sono di corporatura esile, è come se un chirurgo folle mi avesse trapiantato il braccio sinistro di un culturista.
Ma non finisce qui!
Sarebbe bello se fosse soltanto un dato estetico, ma purtroppo non è così, avendo riscontrato anche problemi funzionali.
Mi è stata diagnosticata una periartrite scapolo omerale, e da un po' di tempo soffro di dolori da sforzo in prossimità dell'eminenza tenaria della mano sinistra.
Questi ultimi disturbi mi impediscono di compiere alcuni movimenti fini della mano, quale allacciarmi le scarpe o scrivere a lungo.
E' evidente che per risolvere il problema non basta comprarsi i mocassini ed usare il computer, anche perchè a lungo andare anche battere i tasti o usare il mouse sarà difficoltoso.
Cosa fare?
Ridurre le occasioni di utilizzo del braccio sano (qualcuno vada a spiegare agli ortopedici come si fa) oppure rassegnarsi ad un lento ed inesorabile declino della funzionalità anche di questo braccio?
Aspetto contributi in materia, perchè ritengo che, come ho detto altrove, bisogna imparare a pensare a quel tanto che è rimasto, piuttosto che concentrare le proprie attenzioni su ciò che abbiamo perso [SM=g27811]
Un saluto a tutti.
Pietro.
thenightflier74
[Non Registrato]
01/12/2005 18:55
 
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ma a me sembra drastico il discorso del "lento declino". Considera che ho un amico afflitto da lesione di plesso "neonatale" il quale ha ora 40 anni ed un braccio dx sostanzialmente di supporto: artrodesi di spalla, bicipite M3 non di più ed una limitata funzione della mano. Il resto lo fa col sinistro ivi compresa l'attività di magazziniere con concreta movimentazione dii merci(visto con i miei occhi). Altro conoscente idem: artrodesi di spalla, bicipite assolutamente minimo, mano bloccata, 40 anni ed un altro ancora: mano completa ma con paralisi flaccida di tutto il resto dell'arto.
Sembra una assurdità ma li conosco da sempre e non da quando ho fatto l'incidente.
Non penso che conti in tal caso la circostanza che sia una lesione neonatale, anzi.
Direi che ridurre gli sforzi all'arto sano è comunque buona cosa.
juan
[Non Registrato]
16/02/2006 13:55
 
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per tutti
ciao pietro sono giovanni di legano a uscito in metro che una dotoresa di milano a trovato una cura per il recupero dei nervi periferici no loso si andra bene per noi respondimi
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