NON VOLEVO

Ciao a tutti i facenti parte del Club questa la volevo far sapere a tutti,allora,ero in libreria ke stavo guardando(ho 10/10 di vista okki castani stupendi )i libri sugli scaffali e quindi ero tra questi tutto preso da quale bel libro poteva deliziare il mio intelletto e nn mi sono accorto ke c'era gente intorno a me mi sono ripreso quando ho ricevuto uno spintone e mi urlava dietro una tipa sicuramente nn bellissima di un'età imprecisata ke urlava ke gli avevo toccato il culo avevo fatto la MANO MORTA e azz era pure vero,forse, il fatto è ke io nn ho sentito nulla nn me ne sono accorto e ciò messo un bel pò a fargli capire a lei e a ki la voleva difendere ke ho un braccio "paralizzato/denervato"(ditelo come vi piace)e alla fine hanno capito e non è ke si sono scusati ma almeno la tipa mi ha offerto un caffè tutta dispiaciuta
Allora questo è per capire che sono un disabile/infortunato/handicappato e che però nn si vede subito il problema e quindi è ancor più pericoloso (penso al tipo ke nn avendo dato la mano dx al saluto è stato aggredito )ma almeno quando devo dare la mano faccio vedere il "braccino"e tutti mi dicono di capire anzi quando si dà la sx dicono ke è la mano del cuore la mia dx è la mano sul culo
un saluto a tutti e fate conoscere le vostre esperienze
CIAO Giuliano da Ventimiglia

l'unico equivoco nel quale sono finora incorso è stato nel corso di un'incontro di lavoro.
Il soggetto si è presentato nel mio studio per definire una controversia.
Alla fine dell'incontro (a dire il vero molto duro, al limite del burrascoso)mi ha porto la mano per salutarmi ed io d'istinto gli ho porto la sx.
Apriti cielo, il soggetto (un po' permaloso, a dire il vero)si è offeso e mi ha detto: "questo è il rispetto che prova nei miei confronti, per lei non merito neppure la mano destra in segno di saluto".
A quel punto mi sono alzato e con calma esteriore, ma ribollendo dentro, ho replicato "lei ha perso una buona occasione per restare in silenzio" e contemporaneamente gli ho mostrato il braccio destro.
Il soggetto e sbiancato, ha girato i tacchi ed è uscito dallo studio.
Il giorno dopo mi è pervenuta una sua lettera, che ancora conservo, con la quale mi ha chiesto scusa, rappresentantomi che l'errore nel quale era incorso non era in nessun modo scusabile.
Ovviamente ho accettato le sue scuse.
A presto