È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Per una visione ottimale del forum usare come risoluzione 1024 x 768

www.iragazzidelplesso.it

www.handylex.org www.plexus.it www.paralisiostetrica.org
Per coloro che vogliono fare donazioni all'associazione:

BONIFICO BANCARIO:Codice:IBAN "IT49W0200838011000103477243"

ATTENZIONE!QUESTO E' IL NUOVO CONTO CORRENTE DELL'A.P.L.I.


 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

nuova nano-tecnologia per le lesioni del midollo spinale. ...mmmmmmmmmmmmm

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2008 07:11
Email Scheda Utente
Post: 208
Registrato il: 16/06/2008
Registrato il: 17/06/2008
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
12/08/2008 00:39
 
Quota

lunedì, 21 aprile 2008
Promettente nuova nano-tecnologia per le lesioni del midollo spinale.
Spesso una lesione del midollo spinale provoca paralisi permanente e perdita della sensibilità al di sotto del sito della lesione per il fatto che le fibre nervose danneggiate non sono in grado di rigenerarsi. Le fibre nervose o assoni hanno la capacità di ricrescere nuovamente ma ciò non avviene perché sono bloccate dal tessuto della cicatrice che si sviluppa attorno alla lesione. I ricercatori della Northwestern University hanno dimostrato che un nuovo gel, realizzato grazie alla bio-ingegneria, inibisce la formazione del tessuto della cicatrice nel punto della lesione e permette alle numerose fibre del midollo spinale di rigenerarsi e crescere. Il gel è iniettato sotto forma di liquido nel midollo spinale e si autoassembla formando un’impalcatura che sostiene le nuove fibre nervose, le quali crescono verso l’alto e verso il basso rispetto al midollo spinale, penetrando nel sito della lesione. Quando il gel è stato iniettato nei ratti con lesione del midollo spinale, dopo sei settimane gli animali avevano migliorato sensibilmente la capacità di utilizzare le zampe e di camminare. La ricerca è pubblicata oggi nel numero del 2 aprile della rivista Journal of Neuroscience. "Tutto ciò ci stimola moltissimo," ha dichiarato il principale responsabile dello studio John Kessler, M.D., professore presso la facoltà Davee di biologia delle cellule staminali della Feinberg School of Medicine della Northwestern University. "Siamo in grado di iniettarlo senza danneggiare i tessuti. Ha un notevole potenziale terapeutico per pazienti umani." Kessler ha tuttavia sottolineato una certa cautela nell’interpretare i risultati. "E’ importante comprendere che ciò che funziona nei ratti non necessariamente funziona negli esseri umani. Per ora non disponiamo di informazioni tali da stabilire se potrà funzionare negli esseri umani." "Non abbiamo la bacchetta magica né esiste un unico elemento che possa risolvere la lesione del midollo spinale, tuttavia ci si propone una tecnologia del tutto nuova per poter considerare come curare questa malattia,," ha dichiarato Kessler, che dirige anche il Dipartimento Davee di Neurologia presso la Feinberg School. "Si potrebbe applicare combinandolo con altre tecnologie tra cui le cellule staminali, i farmaci o altri tipi di interventi." “Abbiamo progettato le nostre nano-strutture auto-assemblanti – i mattoni del gel – che favoriscono la crescita dei neuroni,” ha affermato il co-autore della ricerca Samuel I. Stupp, membro del consiglio di amministrazione, professore di scienza dei materiali, chimica e medicina e direttore dell’Istituto di Bio-nanotecnologie applicate alla medicina della Northwestern. “Vedere effettivamente la rigenerazione di assoni nel midollo spinale dopo una lesione è un risultato affascinante.” Il gel da nano-ingegneria funziona in vari modi per sostenere la rigenerazione delle fibre nervose del midollo spinale. Oltre a ridurre la formazione di tessuto della cicatrice, impartisce anche istruzioni alle cellule staminali – che normalmente formerebbero tessuto della cicatrice—affinché producano invece una nuova cellula utile che formi mielina. La mielina è una sostanza che funge da guaina degli assoni del midollo spinale, permettendo così la rapida trasmissione di impulsi nervosi. L’impalcatura di gel sostiene anche la crescita degli assoni in due direzioni critiche – lungo il midollo spinale verso l’alto in direzione del cervello (gli assoni sensoriali) e verso il basso in direzione delle gambe (gli assoni motori.) "Non tutti si rendono conto che dobbiamo far crescere le fibre verso l’alto lungo il midollo spinale in modo che il soggetto possa sentire dove è il pavimento. Se non si percepisce con i piedi dov’è il pavimento, non si può camminare," ha affermato Kessler. Attualmente i ricercatori della Northwestern stanno lavorando per sviluppare il gel da nano-ingegneria in modo da renderlo accettabile come farmaco per la Food & Drug Administration. Se il gel sarà approvato per gli esseri umani tra qualche anno si potranno avviare sperimentazioni cliniche. "C’è ancora molto da fare tra aiutare un roditore a riprendere a camminare e aiutare un essere umano a riprendere a camminare,” ha ribadito Kessler. "Non si deve mai perdere di vista questo punto. Ma resta tutto estremamente interessante perché ci fornisce una nuova tecnologia per curare la lesione del midollo spinale." “Sarei molto, molto, molto sorpreso se, tra 10 anni, non usassimo questi trattamenti sugli esseri umani“ ha detto Kessler “Ma sarei allo stesso modo sorpreso se cominciassimo ad usare questo trattamento entro 2 anni.” Da anni gli scienziati ci stanno annunciando le potenzialità delle cellule staminali nel trattamento di qualsiasi disturbo fisico, dalla paralisi al Parkinson, attribuendo alle loro ricerche uno spessore considerevole, ha detto Susan Howley, direttore della ricerca presso la Fondazione per la Paralisi fondata da Christopher Reeve ( Christopher Reeve Paralysis Foundation ), che sostiene la ricerca sui trattamenti per rendere la paralisi un disturbo reversibile. “C’è purtroppo un preoccupante e ampio numero di persone affette da lesioni croniche, o da malattie,” ha detto la Howley, “è qui che la rigenerazione entra in gioco. Poiché una volta che queste cellule vengono danneggiare da lesioni o da malattie, l’unica soluzione – il Sacro Gral se così si può dire – è la rigenerazione.” Questo è l’unico modo per ottenere nuove cellule nervose che possano rimpiazzare quelle rese inutilizzabili da traumi o patologie. La Howley he rivelato che circa 250.000 Americani soffrono di lesioni spinali. I trattamenti esistenti sono lenti, difficili e sono relativamente fermi ad uno stato primitivo – limitatamente alla terapia fisica e alla riabilitazione. Qualsiasi trattamento che potrebbe portate alla ricrescita di cellule nervose danneggiate porta con sè grandi promesse e grandi speranze, ha detto la Howley, ricordando però che la strada per una soluzione a questa problematica è ancora lunga e irta di difficoltà. “Siamo emozionati,” ha detto Andrew Lovinger, direttore del programma sui polimeri presso la National Science Foundation, il ramo della NFS che sostiene lo studio. “Credo che sia un lavoro pionieristico davvero importante ed è qualcosa che mette insieme l’abilità creativa in chimica e nella scienza dei materiali di Sam Stupp per applicarli ad un problema criticamente importante in medicina.” lo studio è supportato dal Department of Energy e dal National Institutes of Healt.

Rif.: Northwestern University

Abstract: Nanofibre autoassemblanti inibiscono la formazione della cicatrice gliale e favoriscono l’allungamento degli assoni post lesione del midollo spinale.

Molecole di peptidi anfifilici (PA) che si auto-assemblano in vivo formando nanofibre supramolecolari sono state utilizzate come formulazione terapeutica in un modello di lesione del midollo spinale (SCI) di ratto. Poiché l’autoassemblaggio di queste molecole scatta grazie all’intensità ionica dell’ambiente in vivo, è possibile creare nano-strutture all’interno degli spazi extracellulari del midollo spinale semplicemente iniettando un liquido. Le molecole sono studiate per formare nanofibre cilindriche che presentano alle cellule nel midollo spinale l’epitope della laminina IKVAV a densità prossima alla densità van der Waals. È noto che le nanofibre di PA IKVAV inibiscono la differenziazione gliale delle cellule staminali neurali da coltura e favoriscono la ulteriore crescita dei neuriti da neuroni di coltura. Nel lavoro in esame il trattamento con PA post SCI ha ridotto l’astrogliosi, ha ridotto la morte cellulare, e ha aumentato il numero di oligodendroglia nel sito della lesione. Inoltre le nanofibre hanno favorito la rigenerazione sia delle fibre motorie discendenti sia delle fibre sensoriali ascendenti attraverso il sito della lesione. Il trattamento a base di PA ha anche prodotto significativi miglioramenti dal punto di vista comportamentale. Queste osservazioni dimostrano che è possibile inibire la formazione di cicatrice gliale e favorire la rigenerazione post SCI utilizzando nanostrutture bioattive tridimensionali che presentino sulla loro superficie elevati livelli di densità delle epitopi neuro-attive.

Rif.: Journal of Neuroscience

Trad.: dr. Cora Annoni

Redazione



postato da: Tuttinpiedi alle ore 15:15 | link | commenti (4)
categorie: gel
Email Scheda Utente
Post: 208
Registrato il: 16/06/2008
Registrato il: 17/06/2008
Sesso: Maschile
Utente Junior
OFFLINE
19/08/2008 03:17
 
Quota

...ad esempio
a noi basterebbe solamente poter muovere "normalmente" il nostro braccio...dovrebbe essere più semplice no?Dico più semplice di reggere tutto il nostro peso sulle gambe [SM=g27833]
Email Scheda Utente
Post: 3.080
Registrato il: 15/10/2002
Registrato il: 25/11/2006
Città: CASTELLANZA
Età: 55
Sesso: Maschile
Utente Master
Amministratore
OFFLINE
19/08/2008 07:11
 
Quota

Re: ...ad esempio
Marley85, 19/08/2008 3.17:

a noi basterebbe solamente poter muovere "normalmente" il nostro braccio...dovrebbe essere più semplice no?Dico più semplice di reggere tutto il nostro peso sulle gambe [SM=g27833]




Muovere un braccio certamente è molto più semplice che dover reggere un corpo, ma il nostro problema è alla base, ci mancano i collegamenti cervello muscolo,se si dovesse trovare un metodo per la rigenerazione ricrescita di un nervo , penso che l'unica differenza che ci sarebbe tra noi e una persona con paralisi agli arti inferiori, sarebbe solo di tempo, cioè quello che ci vuole per rigenerare la maggior lunghezza dei nervi per arrivare fino alla punta dei piedi.


I've lived my life a quarter mile at a time, till August 6, 2006. And look forward to doing it again - forum_plesso_brachiale.it
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:05. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com