Re: Re:
marchigiano86, 20/04/2009 16.34:
bastardo! io avevo un 636 e te mi fai vedere proprio il 636!!!
si scherza eh!
cavolo se sapevo che eri su ti venivo a trovare... sarei davvero curioso di vedere la moto... e di conoscerti.
fammi sapere quando ritorni a misano
comunque il ritorno in sella non è per ora... mia madre mi vedrebbe meglio impiccato in camera che su una moto
ti va di spiegarmi un po il funzionamento della moto ora?
la frizione la comandi tu o è stato messo un meccanismo elettroattuato? (tipo cambio F1)
il tutore magnetico come funziona?
se mettessi delle foto te ne sarei grato
ciao grande
Beh, a Misano salvo imprevisti (leggi: pioggia di m@rd#) torno il 10 maggio, se vieni mi trovi là
Allora, la frizione funziona così: accendi la moto e un sevomotore la tiene tirata. Metti la marcia col piede e in partenza a seconda di quanto apri il gas la frizione si rilascia gradualmente e parti.
Una volta in marcia quando col piede tocchi il pedale del cambio (sia in scalata che in salita di marcia) un microinterruttore sente la pressione del piede e provvede ad avvisare il servomotore che deve tirare la frizione.
Quando ti stai per fermare, al disotto di una certa velocità (sulla mia 15km/h) il servomotore interviene tirando la frizione e puoi fermarsi senza che la moto si spenga.
Semplice, ma geniale!
Il tutore invece è come questo:
L'ho preso in farmacia, una quindicina di euro, e ci ho infilato una calamita di quelle "industriali", piccola piatta ma potente. Quando vado in bici si attacca da solo al manubrio, che è di ferro.
Sulla moto invece, dato che i semimanubri sono di alluminio, ci ho messo un'altra calamita annegata nella manopola (nella foto qui sotto è sotto lo scotch argentato...).
Nella foto vedi anche, sotto il codone, la scatola nera che contiene il servomotore della frizione, e il pedale del cambio è così "cicciotto" per via del microinterruttore.