Carissimi amici,
svolazzando nell'universo mondo virtuale ho trovato questo sito:
www.motociclisti-incolumi.com/public/portale/index.php
La mission del sito è:
"l’AMI nasce da una grande presa di coscienza di alcuni motociclisti, sopravvissuti sulla strada, che non sanno rinunciare alla propria grande passione.
Motociclisti che hanno superato il concetto, senz’altro immaturo, delle due ruote vissute solo con entusiasmo puberale e per questo trasgressivo, veloce, incosciente.
Incolumi e, ci venga passato l’ineducato termine, sempre più incavolati con un sistema viario che sembra non considerarli non solo come “utenza debole”, ma nemmeno come “utenza” sic et simpliciter, visto il trattamento che viene loro riservato."
Credo che le nostre battaglie siano anche le loro, perchè combattere affinchè la schiera dei plesso-lesi non si allarghi a dismisura è un dovere non soltanto delle pubbliche autorità, ma anche di chi, come noi, prova sulla propria pelle, giorno per giorno, quando sia grande la disinformazione sui pericoli che le nostre strade ci riservano.
Ho letto disavventure non molto dissimili dalle nostre, molte delle quali (fortunatamente) finite meglio.
Un abbraccio.