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Autore

sentimenti e sensazioni

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2006 17:03
Fabio A.
[Non Registrato]
03/07/2006 10:54
 
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Ciao a tutti,
prima di tutto vi avverto che ho aperto una nuova discussione solo per sfogarmi un pò, quindi se avete altro da fare, fatelo pure, sarà una lettura molto noiosa.

A volte non vi immaginate soli?come in mezzo al deserto sotto il sole cocente ad aspettare un passaggio che non arriva mai, non vi sentite bastonati?come quando ci siamo svegliati all'ospedale offesi nel cuore, nell'animo, privi di reagire, usurpati di ogni dignità, quasi increduli.
Non so se a voi capita, ma a me tutti i giorni, certo ci sono i giorni in cui questo pensiero dura 30 secondi e i giorni in cui dura mezza giornata o più, ma ve lo assicuro tutti i giorni.
Non vi sentite tagliati fuori?da ogni competizione, da ogni avvenimento, quasi ad essere li al limitare della questione, ma incapaci e interdetti nel mettere becco a quello che si sta facendo, si deve aspettare qualcuno che ti venga ad informare di quello che accade, perchè non siamo fra gli addetti ai lavori di quello che ci gira intorno, non siamo padroni di una iniziativa; perchè siamo così: con un braccio in meno.
A volte specie quando sono solo mi metto a piangere e mi domando perchè (poveretti mia moglie e mio figlio, sono quasi morti dallo spavento quando l'ambulanza è partita a razzo con le sirene spiegate, per non parlare di quando durante la notte il chirurgo che mi ha operato d'urgenza è uscito dalla sala operatoria e ha detto "IL BRACCIO è PERSO PENSO CHE LO TAGLIEREMO").
Oppure penso a quei bei 40 giorni che ho fatto a casa su una carrozzina, perchè come voi tutti non avevo solo il plesso e i c@@@@@@i rotti ma la caviglia, un versamento...ecc
Penso siano stati i 40 giorni più brutti della mia vita, non riuscivo a dormire(nemmeno adesso), facevo i miei bisogni sulla carrozzina!!!be come si dice...un'uomo usurpato della sua dignità e umiliato dalla vita.
A volte ho l'incubo di far ricadere le mie paure e le mie debolezze su mio figlio, invece vorrei che lui ne traesse beneficio e che capisse che la vita è una e non va sprecata.
A volte mi sento un pezzo di ghiaccio al sole, la fine che fa è scontata.
Vorrei fare di più per mia moglie, non avrei mai voluto farle vivere quello che è accaduto.
Certo poi ci vuole l'ottimismo, siamo ancora qui, stiamo leggendo queste righe...bla,bla,bla, ma questo non cancella la mia memoria, la nostra memoria, quello che eravamo e che siamo diventati, per colpa di una bici, di un camion, di un ubriaco, di un cartellone pubblicitario che si è staccato col vento, o perchè siamo stati distratti.
Alterno dei momenti vuoti in cui mi sento nullo, vuoto, disordinato, fuori posto, mentre ci sono dei giorni che spaccherei il mondo dalla voglia di fare che ho addosso.
Ma dove sta la ragione, dove sta la giustizia, il buon senso, che indirizzo ha?dove abita? mi sento di dire nel nostro cuore.
Si abita li, abita li quando qualcuno ride di noi, quando qualcuno ci chiede perchè non applaudiamo, quando qualcuno ci chiede se ci siamo rotti il braccio e noi abbiamo voglia di dirgli che ci siamo rotti i c@@@@@@i, quando ci negano l'invalidità, quando non possiamo più fare il nostro sport preferito, quando facciamo fatica ad aprire una bottiglia d'acqua, quando se non c'è la linguetta sulla scatola dei pelati siami fritti, quando ti tocca ridare la patente, quando ci sono le scosse, i pruriti che non sei in grado di mandare via perchè non c'è la sensibilità, quando non riesci a chiudere una porta a chiave perchè è di quelle difettose che con una mano devi tirare la maniglia e con l'altra girare la chiave.
Eppure siamo li ad aspettare la notizia alla TV, una mail o una telefonata di qualcuno che ti dice che hanno trovato la bacchetta magica per "aggiustare" il plesso brachiale.
Allora la mia e la vostra vita si accende improvvisamente di vita, di gioia, di speranza, di entusiamo e ricominciamo a vivere, a parlare a dare consigli a ridere e scherzare.

Spero di aver espresso in modo chiaro quello che quotidianamente mi passa per la testa e spero che questo forum nonchè rifugio virtuale continui ad essere vivo e pieno di speranze.

Buona giornata tutti.
Fabio A.
Giuliano
[Non Registrato]
03/07/2006 11:22
 
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Difficile
Ciao Fabio, ho letto il tuo sfogo e rispecchia in pieno quello che provo io tutti i santi giorni,e dura è difficile ma come dicono tutti "ci siamo" e dobbiamo combattere far vedere che serviamo ancora a qualcosa che sicuramente la vita ci proporrà,io ringrazio sempre molto mia moglie e mio figlio(poverini anche loro che mi sopportano durante le crisi depressive) che fanno finta che io sia normale sic!!.
Se non ci fossero loro kissa? Prima abitavo al 3o piano, e tutti i giorni guardavo giù, ma non ho mai avuto il coraggio
Adesso ti saluto e forza
Giuliano da Ventimiglia
[SM=g27811]
thenightflier74
[Non Registrato]
03/07/2006 11:41
 
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non so che dirvi: per esempio io ho provato soddisfazione, unica, a imparare a scrivere con la sinistra. Il resto dei discorsi, finestra compresa, è sfogo puro. Se fosse vero sarebbe indegno, penoso ed irrispettoso di una vita che non ha nulla del sopravvivere, almeno la mia: preferisco che qualcuno mi sputi in faccia. Guardatevi la storia di Bob Dole (scusate se insisto).Ciao.
Giuliano
[Non Registrato]
03/07/2006 13:53
 
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a thenightflier74
Ciao volatore della notte, uno sfogo è uno sfogo, fa piacere sapere che a te va tutto bene e non hai nulla da rimpiangere e hai provato soddisfazione a riimparare a scrivere con la sx(anche io l'ho dovuto fare) ma non provo niente quando lo faccio, lo faccio e basta!
Poi per quanto riguarda Bob Dole non è un plessoleso da incidente(credo che sia nato così) e la differenza è tanta, e non credo che a guardare cosa abbia fatto e stia facendo possa essere di aiuto sono in tanti e per varie patologie ad essere handicappati(senza un braccio) e non sono senatori ma gente che si considera,come mè, comune
PS:adesso abito al piano terra e guardo sempre dal balcone,oggi c'è il sole, abbiamo mangiato, e mio figlio gioca(vorrebbe fare alla lotta con mè ma vince sempre, sic!!) la vita è questa caro volatore(un nome lo hai?) ed è bello affrontarla tutti i giorni con gli alti e bassi che ha.
Giuliano da Ventimiglia [SM=g27811]
pietro
[Non Registrato]
03/07/2006 14:44
 
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Nulla di nuovo sotto il sole!
Tutti, nessuno escluso (volatore della notte o del giorno incluso) passano, oppure hanno passato questi momenti, e il cinismo riduzionistico non serve a nulla.
Però ognuno ha la propria cura, i propri rimedi per affrontare i fantasmi della psiche.
Non credo di aver nulla da imparare da Bob Dole, perchè dopo un mese dall'incidente, fresco di diagnosi di Petrolati (chi lo conosce sa che non usa mezzi termini!), pagavo qualcuno perchè mi acompagnasse tutti i santi giorni, sabato e domenica inclusi, allo studio o in Tribunale, per riprendere il mio ritmo di vita normale.
Perchè dopo tre mesi ho chiesto all'ASL di riclassificarmi la patente e mi sono comprato la macchina adattata.
Perchè ho affrontato tre interventi chirurgici, perchè mi sono beccato l'epatite C ed ho attraversato il calvario dell'interferon e della chemio, perchè, nonostante ciò, ho comprato casa, l'ho ristrutturata, ho trovato una donna meravigliosa e l'ho sposata e perchè oggi progettiamo di avere dei figli.
Scusatemi, ma a me ed a tutti noi, Bob Dole ci fa un baffo.
Ma a tutti dev'essere consentito anche la frustrazione, lo scoramento, la voglia di fare un "volo" di notte o di giorno, senza che ciò sia valutato come indegno o irrispettoso.
E' vero la nostra vita ha lo scopo che noi ci prefiggiamo di darle, il raccontarci in queste pagine ha anche lo scopo di aiutare chi si sente pronto a "volare" giù dal balcone, ma tutto ciò ha altrettanta nobiltà, di ciò che ha fatto Bob Dole o Pietro Romano o Fabio Abevilli o Davide Vendramini o Giuliano Fugazza o Alfredo Celestino o tutti gli altri che ho avuto il piacere di conoscere di persona o solo di nome, mai per sopranome.
Scusate lo sfogo, forse Bob Dole avrebbe fatto di meglio.
Un abbraccio.
eva
[Non Registrato]
03/07/2006 16:59
 
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ma che dite
ma che state dicendo non posso sopportare di leggere certe cose caro fabio e caro bob dole non è così che si affronta la vita.
vivo solo di riflesso le vostre sofferenze,i vostri scoraggaimenti e quant'altro non è certamente facile vivere dopo un trauma del genere, la vita si è maligna ma da questo arrivare ad osannare bob o la finestra di casa propria come se fosse la salvezza della propria vita no.
non è facile per voi vivere ma neanche per chi vi sta accanto e ogni giorno ogni minuto ogni secondo vi vede soffrire e credetemi soffre con voi in silenzio e con lòa convinzione di non poter far nulla per alleviare le vostre sofferenze.
credetemi non è umiliante avere solo un braccio è umiliante non avere coraggio nell'affrontare le avversità della vita. [SM=g27824]
Giuliano
[Non Registrato]
03/07/2006 19:46
 
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La finestra non era la salvezza ma era un pensiero e non mi vergogno a dirlo CI HO PENSATO e allora???
Eva, 6 the nightfliar74 o la sua donna??facci sapere come la dobbiamo affrontare questa cazzo di vita se hai un metodo migliore, se no va beh domani gioca l'Italia e noi continuamo a fare anche la Ola assieme a moglie e figlio ma con un braccio solo non mi piaccio
Ciao Giuliano da Ventimiglia
[SM=g27811]
thenightflier74
[Non Registrato]
04/07/2006 12:57
 
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esempi di vita
Eva non è la mia Donna e non sono io a meno che...aspettate che guardo...no...non ho perso niente altro oltre ad un po' di braccio.
Io non volevo offendere alcuno, solo dare uno spunto.
Primo: Bob Dole è un esempio per chi vuole buttarsi dalla finestra e no, non è nato così, gli hanno sparato, aveva 21 anni ed era ai tempi un atleta professionista, correva i 100 mt mi sembra (non lo osanno, la sua storia è un episodio di riuscita, non credo vi sia dubbio alcuno); secondo: nessuno che abbia ripreso e preso la vita facendo l'avvocato o qualunque altra professione e costruendo casa, avendo poi figli (o volendoli avere, basta questo perché la volontà è quella che più traballa) non ha nulla da invidiare ad alcuno nemmeno al Buddah con quattro braccia anzi anche lui è un esempio di riuscita; terzo, se qualcuno non si piace dovrebbe lavorarci seriamente.
Ricordo chiarmente la sensazione quando due anni fa mi hanno messo davanti allo specchio ed i fisiatri hanno detto...comincia da quel che vedi: terrificante come terrificanti sono stati 4 mesi in ospedale, di cui 1 e rotto completamente immobile nel letto, senza mai uscire 1 SOLO SECONDO per tutti i 120 giorni (ed essendo da diversi degenti con me, più giovani di me, comunque invidiato). Non c'è biasimo per chi si dispera, la disperazione è una fase espressiva del dolore ma deve anche esserlo anche della risalita, diversamente è compatimento.
Ora anche a me fa male relativamente spesso (15 gocce di Contramal alleviano e almeno fanno dormire) e quando è così trema anche "la volontà costruttiva" ma ogni volta mi viene in mente l'estante 2004 (da maggio a settembre) quando dalle finestre dell'ospedale vedevo fuori la gente in pantaloncini che andava a vivere...li ho invidiati ogni secondo e quando ci ripenso dico che nessuno potrà ulteriormente privarmi anche di un solo secondo di possibilità, tra quei nessuno, in testa c'è la parte di me che, comunque, non dimentica di avere una importante disabilità o, vedetela così, "particolare caratteristica".
Quanto al resto, mi sono sottoposto ad una operazione palliativa settimana svorsa: artrodesi del polso cui seguirà una trasposizione tendinea che dovrebbe agevolare una minima estensione delle dita e che finalmente mi permetterà di buttare nel cesso il polsino. In inverno altra palliativa: trapezio su deltoide per agevolare l'abduzione (ora è 40 gradi) e dare ancor maggiore stabilità alla spalla e garantire al braccio una minima extrarotazione che non ho recuperato. Poi fine, salvo plicazione del diaframma: qualcuno l'ha fatta ? Saluti a tutti.
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04/07/2006 15:30
 
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Comprendo a pieno Fabio e capisco che quello che ha scritto è un vero e proprio sfogo!!!
Ca@@o... io mi inca@@o tutti i giorni... quando penso a quello che ero ed a quello che sono diventato... in un istante sono svaniti tutti i progetti di una vita! L'acquisto di una casa... progetti di convivenza... opportunità sul lavoro! I primi mesi dopo l'incidente ero uno zombie! Poi fortunatamente ho deciso di reagire... mi sono sottoposto all'intervento, sono tornato a lavorare, ho ripreso ad uscire con gli amici... ho cercato insomma di tornare a fare la vita che facevo prima! Oggi, ad un anno dall'incidente ed a 6 mesi dall'intervento il mio braccio dx non è che sia migliorato granchè... ma non mi arrendo... ogni sensazione nuova è una piccola vittoria... ogni nuovo dolore è un segno che il mio arto è vivo... e non voglio farmi aspettative su e quanto recupererò... ammesso che recuperi qualcosa. Voglio solo andare avanti... non mi illudo che tutto sia come prima, non sono uno che affronta le cose nascondendosi la verità, so che sarà diverso... e che sarà difficile... ma so anche che davanti c'è una vita intera... e io voglio godermene ogni istante... buono o cattivo che sia! Non pretendo di essere un esempio da seguire, al contrario... mi ritengo un pessimo elemento... ma se queste poche ca@@ate che ho scritto possono aiutare qualcuno a reagire o anche a sentirsi un po' meglio... per me è una grande vittoria!
Adesso smetto... altrimenti divento troppo serio e mi vengo a noia da solo...
Grazie ancora ragazzi... anche a questo serve il forum! No?!?


_____________________________________________________
"Il mio karma traballa e piscio spesso di fuori
ma in magazzino ho ancora troppi rancori
che mi fanno buttare anche senza una rete
mangiando sale per placare la sete
Mantenere la calma non fa parte del ruolo che ho!" (Negrita)
eva
[Non Registrato]
04/07/2006 17:57
 
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affrontiamo la vita
se sapessi come si deve affronatre la vita ero diventata una santona ........io non ho la palla di cristallo per rispondere a voi posso solo dirvi che la diversità non è fare la ola con un braccio solo ma vivere con due braccia la vita a metà senza aspirazioni senza sogni e senza il coraggio di affrontare le avversità.
vi va bene questa risposta è banale no!!???????? smettetela di piangere di pensare che solo voi soffrite per un braccio si un braccio no.
anche noi soffriamo nel vedervi così ma non vi compatiamo voi lo fate ogni giorno
pietro
[Non Registrato]
04/07/2006 18:21
 
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E' evidente che c'è stato un malinteso.
Nessuno in questo FORUM ritiene che piangersi addosso sia la soluzione o l'unica aspettativa della nostra esistenza, tantomeno abbiamo la presunzione di essere gli unici a soffrire.
Non siamo arrivati a questo livello di egoismo o narcisismo.
Quì dentro, però, rivendichiamo con forza il nostro diritto anche a soffrire, senza che ciò venga sminuito o banalizzato.
Così, con altrettanta forza, rivendichiamo il diritto alla vita, al rispetto da parte degli altri "normali", al riconoscimento della nostra disabilità ed all'impegno di tutti perchè queste disabilità non pregiudichi le nostre opportunità.
Noi stiamo al mondo, ma ci vogliamo stare anche soffrendo e chiedendo aiuto e sollievo per le nostre sofferenze.
Per le sofferenze altrui ci sono altri spazi per discuterne, quì siamo a casa nostra e di noi vogliamo discutere.
Pietro
eva
[Non Registrato]
05/07/2006 12:22
 
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scusate
forse è arrivato il momento di chiarire scusate se ho scritto queste cose, rileggendole sono proprio brutte e cattive non attenzione non volevo dire che voi vi commiserate volevo solo farvi capire che la diversità è un'altra cosa non è non avere un braccio solo. almeno io la intendo così perciò nonostante i momenti di sconforto, che assalgono tutti, plessici o no, bisogna avere il coraggio di andare avnti anche piangendo e strillando contro il mondo
credetemi è bello quello che scrivete ma cercate di ascoltare anche i sentimenti e le sensazioni di chi vi sta accanto e vi vede così sofferenti per i dolori e non può proprio fare nulla per aiutarvi e darvi un pò di sollievo. se vi fermate un attimo e riflettete capirete anche le ragioni di noi "normali" che a volte vi chiedono aiuto per capire sappiate che soffriamo anche noi.
a volte sono sconfortat nel vedervi così ma poi mi fermo un attimo e penso che siete delle persone meravigliose e che è una fortuna stare assieme a voi anche se non potremo mai andare assieme in moto........
la vita è maligna evvero per tutti però non solo per voi.
vi posso chiedere una cosa ma voi volete essere trattatai da diversi o da normali. ciao e fatemi sapere [SM=g27811] [SM=g27824]
luigi
[Non Registrato]
05/07/2006 14:54
 
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non immaginavo fossimo in tanti
ma, ho fiducia ancora devo sottopormi all'intervento, mancano pochi giorni.
mi opererò a rovigo ed ho un poco di paura.
il mio trauma è stato anche vascolare, mi hanno messo 150 punti in tutto il corpo.
ho una paralisi totale della mano e dal gomito in giù, la spalla, chiaramente sublussata sembra mobile.
dalla mielotac risulta un unica parziale avulsione della radice t1 il resto delle radici sembra apposto.
i medici non mi danno nessuna percentuale di recupero e a tuttoggi non riesco a capire in cosa posso sperare. ecco se vi è qualcuno che può dirmi qualcosa gli sarei grato [SM=g27833]
army
[Non Registrato]
05/07/2006 22:24
 
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diversità
Scusatemi ma sono nuovo a questo forum ed ho letto con interesse quanto vi siete scritti. Un dato è certo questa condizione genera diversità.Ed è solo nella diversità che nasce la differenza e nella differenza la genialità. é fisiologico che quando una funzione viene a mancare si potenziano enormemente delle altre. Bene ora una mente pensante ed un cuore che lo alimenta muove montagne che milioni di braccia non potrebbero fare.é innegabile che alcune cose non riescono ad esser fatte o meglio vengono cmq svolte con difficoltà, ma "cogliamo l'attimo" la diversità è evoluzione e questa è superiorità. Ora cè una possibiltà in più sappiamo sfruttarla.Un pensiero, una idea, un credo è capace di muovere interi popoli a muovere bracce x combattere. Prendiamo questa opportunità, lo sconforto è se non ci riuscissimo.
Scusatemi x le mie parole fatene l'uso che considerate più congruo. ( magari cestinate il messaggio)Un cordiale e caro saluto
Giuliano
[Non Registrato]
06/07/2006 00:03
 
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Ciao a tutti,belli e brutti [SM=g27823]
scrivo non per rispondere in particolare a qualcuno ma così per partecipare alla discussione(questa) che nasce da un semplice sfogo, normale secondo mè da persone che sono state catapultate in questa realtà.
Io cara Eva vorrei esssere trattato da quello che NON sono più,cioè normale ed è una cosa impossibile che avvenga se le persone a che hai a che fare se ne accorgono.
Immagino che starci vicino sia difficile ed io personalmente cerco di non far pesare la cosa alla mia famiglia, ma poi accadono delle piccole cose che non riesci più a fare(spostare una bacinella piena d'acqua [SM=g27813] ) ed allora ecco che ti accorgi di essere un andicappato, cercando comunque di far finta di niente quando arrivano(i dolori) e non capisci più un "biiip" e ti viene solo voglia di urlare ma c'è tuo figlio lì vicino e cerchi di non spaventarlo e fai un grosso sorriso [SM=g27828]
Ebbene, purtroppo e parlo solo per mè non mi sento normale ed ho paura ad essere considerato tale, però tutti i giorni TUTTI mi alzo e affronto un'altra giornata mi guardo allo specchio e sorrido e mi dico "dai Giuliano, vedi, va sempre meglio" e a chi incontro faccio vedere che comunque LUI ha voluto che io rimanessi quà e vedo che sono in tanti a volermi bene.
un saluto a tutti
Giuliano da Ventimiglia
Fabio A.
[Non Registrato]
06/07/2006 08:41
 
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Siamo vivi...
Ciao cari amici ed amiche,
vedo con estrema gioia che siamo tutti vivi, non solo strettamente in senso fisico, ma vivi nel cuore, nell'animo.
Sinceramente non credevo che un semplice sfogo potesse suscitare tanti bei "sentimenti e sensazioni", fa piacere vedere che quando sei appena sotto lo zero c'è qualcuno pronto a raccontarti la sua esperienza e risollevarti il morale.
Sia chiaro che non voleva essere una provocazione nei confronti di chi è "normale" od un motivo di sconforto e sfiducia nel futuro per chi ancora deve affrontare l'operazione(o Dio devo affrontare l'operazione e so già come mi sentirò dopo....NO!!!!).
Se non vi piacciono le prime righe, leggete le ultime(dello sfogo in alto nella pagina web), perchè quella telefonata o quella mail nasconde tutta la mia e la vostra speranza che non dovrà mai morire!!!!
Le parole scritte erano solamente sentimenti e modi di vedere le cose di una persona che fa di tutto per rimanere a galla, anzi visto che prima ho esternato (quasi)tutte le mie debolezze
adesso voglio donarvi serenità e gioia:

Mi sento il cuore che si incendia di speranza e di amore quando mio figlio che ha tre anni mi prende la mano offesa, mi da sazia con i suoi teneri bacini, mi guarda negli occhi e mi dice: "papà ti voglio tanto bene",mi sento normale quando gioco con mio figlio alle macchinine, mi sento più alto di una spanna quando leggo sul diario di mia moglie: "sono fiera di stare accanto ad una persona speciale come lui", mi sentirò: normale!!!! quando venerdì 14 luglio mi laureerò in chimica, mi sento normale quando anche senza un braccio vado a vedere il relitto "equa" a largo di spezia a 40 metri sotto il livello del mare, mi sento normale e mi diverto come un matto quando mi metto il tutore per fare sport e vado a giocare a calcetto, mi sento normale quando vado a sciare, mi sento normale perchè faccio l'analista in un laboratorio, mi sento normale perchè posso gioire quando vinciamo 2 a 0 contro la Germania, mi sento normale perchè sono libero di pensare e di amare.

Questo forum è veramente un luogo speciale, come le persone che lo abitano.
Grazie a tutti
Fabio A.
marco r1
[Non Registrato]
06/07/2006 11:01
 
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laurea


Dear Fabio ,
non devi certo aspettare il 14 luglio....!?!
la tesi l'hai già tenuta ...su questo sito!!!
...Dottore , mi consenta... Lei è troppo TOSTO !!!
CIAO un abbraccio

marco
pietro
[Non Registrato]
06/07/2006 14:55
 
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Grazie
Grazie Fabio, per le tue parole e per averle pronunciate ad alta voce.
E' vero, sin dal primo giorno quì mi sono sempre sentito a "casa mia", anche quando le asprezze del mio carattere mi hanno fatto alzare un po' il tono del confronto.
Chiedo scusa ad Eva ed al "collega" thenightflier74, se in alcune circostanze sono apparso brusco, ma le intenzioni sono certamente migliori delle espressioni.
Grazie ancora a te, amico mio, perchè non ti nascondo che la tua speranza rafforza anche la mia e i tuoi sogni alimentano i miei, mentre la consapevolezza della presenza di tutti voi mi da quella forza che mi consente di essere normale, ancor prima di apparirlo.
Un grande abbraccio.
eva
[Non Registrato]
07/07/2006 09:48
 
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grazie
[SM=g27836] caro giuliano, questa discussione sul forum mi è servita tanto per capire ancora di più le vostre sofferenze e le vostre esigenze. sai è difficile dover accettare la realtà e cioè che voi volete essere trattati per quello che apparite e non per quello che siete dentro. non è facile per noi per chi come me tratta le persone per quello che sono e non per quello che appaiono. grazie a tutti sono stata sempre restia a parlare in un forum. ma ho capito che per starvi più vicino sia necesario ascoltare le vostre esigenze i vostri stati d'animo. sono convinta che tutto ciò mi aiuterà grazie a tutti voi siete delle persone speciali ed eccezionali. sono proprio fortunata ciao a tutti
thenightflier74
[Non Registrato]
08/07/2006 10:51
 
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Non vedo il problema: la rabbia, la rabbia di riuscita (il mordente o grinta per i benpensanti dal fine palato, termini comunque riduttivi) è una cosa bellissima un po' come le tette ovvero da tenere ben stretta e, contemporaneamente, maneggiare con cura.
Entrambe danno grandi soddisfazioni, non smettiamo mai di desiderarle.
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