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Mi presento sono Nicola

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2010 16:16
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Registrato il: 26/04/2008
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30/08/2009 17:50
 
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Aggiornamento situazione
Ogni tanto mi faccio vivo .. aggiorno la mia scheda .. :) Sono passati 5 anni dall'intervento e 6 dal trauma.. ho buone speranze di chiudere questa parentesi di vita entro il 2010 .. o almeno è quello che vorrei .

riepilogo:
2003 C5 C6 C8 T1 ( Neurotmesi corda posteriore con radici integre e nervo ascellare distrutto) il nervo mediano è l'unico che da segni di innervazione, tutto il resto mostra segni di marcata sofferenza neurogena.
Ritardi nel diagnosticare il problema e disinformazione totale, intervento di micro ricostruzione al 9 mese dal trauma presso ospedale Rovigo dott. Ferraresi, viene ripristinata la continuità dei nervi interrotti tramite autotrapianto di innesti nervosi prelevati dal nervo surale di entrambe le gambe, e forse qualcosa anche dall’avambraccio, (7 cm sulla corda p. e 15 cm per ricostruire il n. ascellare)
Fisioterapia Presso centri pubblici e privati solo per il primo anno, in seguito da autodidatta per tutto il resto del tempo, elettro stimolazione per tutto il tempo in modo discontinuo, i migliori risultati li ho comunque ottenuti impegnandomi nell'eseguire seppur a stento, gesti quotidiani e attività lavorative.
Riprendo il mio mestiere di impiegato dopo circa 6 mesi dal trauma, ( programmatore )
recupero:
dopo circa 12 mesi dal trauma inizio a recuperare spontaneamente la contrazione dei muscoli trapezio, bicipite, romboide, sovraspinato , sottospinato, pettorale, dentato, gran rotondo, e muscolatura flessoria mano e avambraccio, forza che indicherei con una scala da 1 a 4 in 2.
Circa 14 mesi dopo l'intervento (23 dal trauma), comincio a contrarre debolmente tricipite e fascio posteriore deltoide con forza 1, permane una lussazione dell'inserzione dell'omero, ( avverto forte stanchezza a reggere il braccio solo per qualche ora, tengo la mano in tasca uso spesso un tutore reggispalla)
permane denervazione totale fascia media e anteriore deltoide e tutta la muscolatura pro estensione di polso e dita.

Inizio del 3 anno dopo l'intervento, forza 4 di tutti i muscoli trapezio, romboide, sovraspinato , sottospinato, pettorale, dentato, gran rotondo, e muscolatura flessoria mano e avambraccio. forza 3 per bicipite, 2 per tricipite, il deltoide si rinforza minimamente nella parte posteriore e la lussazione della spalla si riduce, l'estensione del braccio è notevolmente compensata dal muscolo trapezio e pettorale.
Dal 4 anno dopo l’intervento si stabilizza il quadro, i miglioramenti rallentano seppur mantenendo una quasi impercettibile progressione, sono in grado di praticare sport comuni come atletica leggera, nuoto, e attività lavorative con impiego minimo di forza e precisione, una commissione medica mi abilita nuovamente alla guida dell'auto con patente ordinaria A e B, ( se avessi deciso di dare una patente speciale negli anni precedenti sarebbe stato difficile in seguito riottenere patente classica, mi sono arrangiato per 4 anni con mezzi pubblici e passaggi a scrocco)
permane una denervazione totale dei muscoli estensori polso e dita, (compenso bene con un tutore leggero da polso durante le attività manuali e durante il sonno), il deltoide ha recuperato quasi niente, la parte anteriore rimane ipotrofica e appare al posto del muscolo una cavità, tuttavia pettorale e trapezio compensano discretamente la funzione originaria del m. deltoide.
Le articolazioni spalla e gomito sono particolarmente rigide nonostante la fisioterapia e gli interventi di mobilitazione passiva in anestesia totale, in particolare la muscolatura del dorso schiena e dei flessori avambraccio sono perennemente rigidi e contratti.
2009 recente recupero del brachioradiale con forza 1, (poco utile, sorregge la mano tipo quando si regge un boccale di birra), non ci sono segni di attività del m. estensore comune dita, interosseo dorsale e abduttore del 5 dito, il muscolo bicipite raggiunge forza 4 e il tricipite forza 3 e appaiono discretamente tonici.
La recente comparsa del m. bracchioradiale lascia sperare che ci sia ancora in atto un recupero del nervo radiale nella parte bassa, decido tuttavia di riporre le speranze e prendo contatto con il dott. Petrolati per l’intervento paliativo pro estensione polso, dita , pollice.
Luglio 2009 nell’ospedale civile di Legnano il dott. Petrolati esegue la pagliativa pro paralisi radiale (bassa), trasferisce il muscolo ulnare del carpo pro estensore comune dita e pollice, e il muscolo pronatore rotondo pro estensione del carpo radiale, un mese di gesso in tutto il braccio gomito mano dita comprese.

Appena tolto il gesso ricomincio subito a lavorare sulle articolazioni bloccate dalla gessatura, nonostante il polso e le dita siano ancora molto rigide mi rendo conto da subito dell’incredibile efficacia di questa tecnica, il polso e le dita si estendono attivamente in linea con il braccio, con uno sforzo extra riesco anche ad iper estendere leggermente dita e polso, durante una presa di forza il pugno chiuso rimane bilanciato e allineato al braccio, ho un buon controllo della mano nei movimenti manuali fini ad esempio nella battitura della tastiera pc con l’uso attivo delle 4 dita.

la cosa che più mi ha entusiasmato di questo intervento è stata la velocità con cui mi ha restituito le funzioni, non bisogna aspettare decenni per vedere risultati ma solo un paio di mesi, mi pento moltissimo di non aver optato per questo tipo di tecnica secondaria molto molto prima ...

Prendo contatto con una clinica di chirurgia estetica per restituire volume alla parte anteriore della spalla (lipofilling) e per ridurre in parte le diffuse cicatrici.

Ciao a tutti e buon lavoro.
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