Notizie strane dal mondo

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ilgino53
00giovedì 14 agosto 2008 20:03
le notizie strane che leggiamo online o sui giornlali magazine ecc.......



Incastra il pene in una panca
Liberato dopo quattro ore
| 14/08/2008 |

Hong Kong- Inscenare le proprie fantasie sessuali può essere piuttosto pericoloso, specie se il raptus erotico si consuma con oggetti “strani”. In un parco di Hong Kong un uomo di 41 anni, Le Xing, è stato salvato dal pronto intervento della polizia e del personale medico del pronto soccorso perché era rimasto incastrato nel tentativo di procurarsi piacere con…una panchina. L’uomo, la scorsa notte, aveva inserito il proprio pene in una delle strette fessure di una panchina del parco, ma era rimasto intrappolato. Ha tentato a lungo di divincolarsi ma invano. I medici, una volta intervenuti sul posto, hanno tentato di prelevargli del sangue per “ridurre” l’entità del problema, ma niente da fare. Xing continuava a rimanere incastrato. Così, dopo averle tentate tutte, i dottori hanno caricato l’uomo e la panchina in ambulanza e si sono diretti all’ospedale più vicino. Lì, dopo ben 4 ore di tentativi, sono riusciti a liberare Le Xing dal suo oggetto di piacere. Ancora un’ora in quello stato, assicurano gli operatori sanitari, e sarebbe stato necessario amputargli l’organo sessuale.
A quanto racconta il quotidiano britannico “The telegraph”, episodi di sesso estremo (ed estremamente pericoloso) con oggetti insoliti non sono poi così inusuali. Nel maggio di quest'anno, il signor Edward Smith venne sorpreso in atteggiamenti intimi con una Volkswagen Maggiolino bianca. Mentre il signor Robert Stewart è stato inserito nella lista dei molestatori sessuali per aver copulato con una bicicletta.

ilgino53
00venerdì 29 agosto 2008 08:48

Iraq, soldato Usa ferito si cura con la Wii

Il medico militare Matt Bell era stato centrato alla spalla.
«La concentrazione fa sì che si superino le paure»

 

Matt Bell si allena con la Wii
Matt Bell si allena con la Wii
WASHINGTON - In Iraq aveva curato centinaia di compagni feriti. Finché un cecchino non prese di mira lui, centrandogli la spalla sinistra. «E così, quando sono tornato a casa, non riuscivo a fare neppure le cose più semplici — ricorda Matt Bell, medico militare americano —. Non potevo allacciarmi le scarpe, mettermi una cintura, nemmeno abbottonarmi i pantaloni o mettermi il cappellino». Ora, però, Bell riesce di nuovo a fare tutto questo. Grazie alle operazioni e alle cure ricevute al Walter Reed Army Medical Center di Washington, dove è arrivato a maggio. Ma anche, spiegano i suoi dottori, a un alleato insperato: una console per videogiochi, la Nintendo Wii. «All’inizio eravamo scettici — spiega alla rivista militare Soldier il maggiore Matt St. Laurent —, ma poi ci siamo resi conto che quasi tutti i ragazzi che arrivano qui dall’Iraq o dall’Afghanistan avevano giocato con i videogames, nelle loro vite. E che aveva senso curarli con uno strumento a loro familiare».

Il Walter Reed Army Medical Center
Il Walter Reed Army Medical Center
RIABILITAZIONE - La Wii, poi, spiega sempre il maggiore Laurent, ha una serie di caratteristiche che la rendono perfetta per un programma di riabilitazione. Per giocare, infatti, occorre eseguire i movimenti che si vogliono replicare sullo schermo: per esempio, roteare il joystick come una mazza da baseball o da golf in Wii Sports, o muovere a tempo e in modo coordinato le dita, se si sta giocando a Guitar Hero (un videogame in cui si deve suonare una chitarra immaginaria): l’ideale, se si devono riattivare arti inutilizzati dopo una ferita. «Di fatto, questi videogame "truffano" la mente - continua il dottor Hector Romero -. Se c’è una ferita, tutti tendiamo a fermare i movimenti appena iniziamo ad avvertire dolore. Ma se stiamo giocando, la concentrazione fa sì che si superino le paure, e si completino i movimenti. Il che aiuta a riconquistare destrezza e mobilità negli arti». «Il medico mi aveva messo un peso intorno al polso — conferma il soldato Bell — e all’inizio mi faceva male. Ma quando ho iniziato a giocare, mi sono completamente dimenticato che quel peso fosse lì. Mi divertivo, e mi concentravo sul gioco, tutto qui».

FERITE INVISIBILI - Il punto è che la «Wii-habilitation» (gioco di parole rispetto all’originale rehabilitation) non aiuta solo le ferite esterne, ma anche quelle invisibili. Che, secondo studi dell’esercito americano, affliggono il 20% dei reduci delle guerre di Iraq e Afghanistan (dove hanno miltato, dal 2001, 1,7 milioni di soldati, e 30mila di loro sono rimasti feriti). «Quando i militari tornano dalle zone di guerra, con ferite spesso incredibili, si chiedono: "Come farò a rimettermi in sesto?". Ma quando si mettono a giocare, si rendono conto che stanno facendo esattamente quello che facevano prima di partire». Di fronte a un gioco, i militari riprendono a parlarsi. E a sfidarsi: «Spesso facciamo giocare un nuovo arrivato con un soldato che è al centro di cura da più tempo. Così il "novellino" vede che, con le sue stesse ferite, si può giocare alla grande. E ha un motivo per lavorare sodo alla riabilitazione, per tornare alla normalità dopo l’inferno».

 

 

Davide Casati
28 agosto 2008


Articolo preso da

www.corrieredellasera.it

ildani82
00venerdì 29 agosto 2008 08:54
Gran bella pubblicità che si fa la Nintendo... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
Comunque sia se questo può essere un aiuto, seppur minimo, benvenga.... [SM=g27824] [SM=g27823]
[SM=g1457843]
botoino
00venerdì 29 agosto 2008 19:09
Allora è deciso compriamo tutti la Wii e poi......torneoni...... [SM=x230889]
Guardate un pò cosa ho scovato.

it.youtube.com/watch?v=R0_mLumx-6Y&feature=related

A Pisa stanno sviluppando anche un braccio che risponda agli impulsi cerebrali visto che quello nel video sembra che prenda il segnale dalle terminazioni nervose che , in alcuni dei nostri casi , sono avulse dalla colonna vertebrale.

Chissà cosa ci riserva il futuro nel breve ???????

Ciao
Luca

ilgino53
00giovedì 2 ottobre 2008 18:38
Riassunti gli otto ferrovieri licenziati




Erano stati allontanati l'8 agosto scorso a Genova per cessato rapporto di fiducia

Riassunti gli otto ferrovieri licenziati

Dopo una trattativa di circa un mese, la conciliazione davanti al giudice del lavoro

 

GENOVA - Sono stati tutti riassunti gli otto ferrovieri (cinque a tempo indeterminato e tre apprendisti) licenziati l'8 agosto scorso a Genova per cessato rapporto di fiducia. Dopo una trattativa di circa un mese, la conciliazione è avvenuto davanti al giudice del lavoro Marco Gelonesi. Erano presenti le parti, avvocato Paroletti e il direttore della holding Braccialarghe per Trenitalia, e l'avvocato Califano per Filt-Cgil).

IL CASO - Gli otto ferrovieri erano stati licenziati perchè uno di loro era stato scoperto a timbrare il cartellino anche degli altri compagni. Questi ultimi hanno spiegato che, se avessero indugiato, avrebbero tra l'altro perso il treno per tornare a casa al termine dell' orario di lavoro. L'episodio è stato valutato come una «perdita di fiducia» da parte dell'azienda, considerata giusta causa per il licenziamento. «La vertenza degli 8 dipendenti genovesi licenziati ad agosto da Trenitalia per l'uso improprio del badge è stata definita oggi avanti il Tribunale di Genova», spiega il comunicato di Ferrovie.. «A seguito della proposta formulata alle parti dal Giudice del Lavoro, la vertenza ha trovato una composizione sulla base di alcune specifiche condizioni previste nel verbale di conciliazione». Per Ferrovie «a fronte dell'iniziale richiesta dei ricorrenti di vedere dichiarato illegittimo il licenziamento adottato nei loro confronti, con conseguente reintegro nel posto di lavoro dal giorno del licenziamento, l'intesa raggiunta si fonda su due importanti presupposti». Il primo è «il riconoscimento da parte dei lavoratori dell'assoluta gravità della commessa violazione degli obblighi contrattuali, relativamente all'uso improprio ed illegittimo del badge, sanzionato con il licenziamento».

LA SOLUZIONE - C'è poi stata, dice l'Azienda, «l'accettazione del licenziamento, quale sanzione per il comportamento tenuto e il conseguente ritiro del ricorso». «Su questi presupposti Trenitalia ha preso atto della maturazione della consapevolezza da parte dei lavoratori della gravità dell'inadempimento commesso e ha pertanto considerato ricostituito il rapporto fiduciario precedentemente venuto a cessare». Quindi «al fine di offrire una nuova opportunità ai lavoratori, Trenitalia ha pertanto ritenuto di poter definire la controversia con l'assunzione ex-novo dei ricorrenti a far data dal 15 ottobre 2008». «Conseguentemente, per il periodo di interruzione dell'attività lavorativa tra il primo ed il secondo rapporto di lavoro, i ricorrenti non riceveranno retribuzione e saranno privati della relativa contribuzione»: per l'azienda «di fatto, il lungo periodo di interruzione del rapporto di lavoro si pone per i lavoratori come un provvedimento sanzionatorio che va ben oltre la durata massima di 10 giorni di sospensione dal servizio, prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro».

GLI AVVOCATI: «TRATTATIVA DIFFICILE» - È stata una trattativa «difficoltosa, soprattutto per il clamore che questa vicenda ha suscitato» hano detto gli avvocati di Trenitalia e della Filt-Cgil. Sono comunque concordi l'avvocato Paroletti e l'avvocato Califano nel dire che si è trattato di una «decisione difficile da raggiungere ma equa». Per Paroletti, «giudice e difensori hanno dato il loro contributo a tenere questa questione fuori dal clamore, cosa che ci ha facilitato» e questo, ha aggiunto Califano, «ha portato a un equo contemperamento delle opposte esigenze».


02 ottobre 2008

 

Tratto da www.corriere.it

 



No comment [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928]


Pinatz
00venerdì 3 ottobre 2008 12:42
che dire...
questi erano disonesti e sono riusciti a farsi riassumere...
se ci provavo io prendevo tanti di quei calci nel sedere... [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928] [SM=x230928]
malex1976
00venerdì 3 ottobre 2008 14:26
Un altro tipico caso di "risoluzione" dei problemi all'italiana... un po' come la spazzatura di Napoli... basta nascondere le cose e va bene tutto a tutti!!!

Che schifo!!! [SM=g27812] [SM=g1356765]
ilgino53
00domenica 7 dicembre 2008 11:03

Pubblicate sulla rivista "Cem Stem Cells" le linee guida internazionali

Stop alle illusione sulle staminali

Le procedure e i test che una cura deve superare prima
di arrivare alla sperimentazione sull'uomo



ROMA Hanno innanzitutto l’obiettivo di evitare a tante famiglie dolorosi e inutili viaggi della speranza all’estero le linee guida internazionali sulle cellule staminali, appena pubblicate sulla rivista Cem Stem Cells. «Paesi come Cina, India e Corea promettono cure rivoluzionare per malattie dall’esito drammatico, a cominciare dalla Sla. Attratti da prospettive di salvezza centinaia , forse migliaia, di pazienti raggiungono questi centri da tutto il mondo, anche dall’Italia. Bisogna fermarli, far capire alle famiglie che queste terapie non hanno solidità scientifica», dice Michele De Luca , direttore del Centro di medicina rigenerativa dell’università di Modena e Reggio Emilia, uno dei quattro italiani scelti dalla società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali come esperti per le linee guida. Con lui hanno lavorato Giulio Cossu, del San Raffaele, dipartimento di biotecnologie (Dibit), Elena Cattaneo, università di Milano, e Marina Cavazzana Calvo, università di Parigi.

Il documento indica in 60 pagine quali sono le procedure e i test che una cura con le staminali deve superare prima di arrivare alla sperimentazione sull’uomo ed avere probabilità di successo. «E’ una fase di confusione generale. Molte false scoperte vengono annunciate come capaci di cambiare la storia di malattie attualmente senza soluzione, sprovviste di farmaci Mentre invece servono solo ad accendere speranze e illusionii», insiste De Luca che all’università di Modena porta avanti tra l’altro uno studio sulla terapia genica per l’epidermolisi bollosa, gravissima malattia rara, di origine genetica .

L’illusione dei pazienti è alimentata da un bombardamento di informazioni e annunci attraverso i media. Spesso sono gli stessi ricercatori ad anticipare studi non ancora pubblicati sulle riviste scientifiche e ancora molto lontani dalla pratica clinica. Soltanto la scorsa settimana le agenzie di stampa hanno rilanciato due notizie sulle cellule staminali. Una nuova terapia per l’ictus messa a punto da neurochirurghi tedeschi dell’Istituto internazionale di Neuroscienza di Hannover. Il neurochirurgo Thomas Brinker ha definito la tecnica "un’innovazione mondiale".

Il 6 dicembre la rivista Blood ha pubblicato i risultati di uno studio relativo alla possibilità di curare l’epidermolisi bollosa iniettando cellule staminali prese dal midollo osseo. La tecnica, sperimentata in laboratorio da Jakub Tolar, università del Minnesota, sembra funzionare. I topi trattati hanno ripreso a produrre il collagene co7, quello che rende la pelle di questi malati delicatissima, incapace di sopportare anche una carezza con guanto di piume. I bambini vengono chiamati "farfalle", per la fragilità del loro involucro esterno che si ricopre di bolle ad ogni minimo insulto. «Oggi c’è chi cerca di attribuire alle staminali delle potenzialità che ancora sono tutte da dimostrare. Pensi che un gruppo di ricercatori mi ha propostodi collaborare in un progetto che prevede la ricostruzione del seno con l’uso di cellule mesenchimali. Questo per dire quanti e quali interessi sono in gioco». Il centro di medicina rigenerativa è in attesa di ricevere dall’Aifa (agenzia del farmaco) la certificazione di laboratorio Gmp (good manufacturing procedures). Il via libera dovrebbe arrivare entro la prima metà del prossimo anno.

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Margherita De Bac
06 dicembre 2008

tratto da

>>>> www.corriere.it <<<<
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