00 12/07/2010 09:31
Allora ragazzi, secondo me si sta facendo un po’ di “confusione” e vi spiego il perchè (spero di riuscirci).
dividiamo il plesso nel seguente modo:

1) Lesione (causata da trauma) “soluzioni, rimedi e ricerca e sviluppo”
2) “Vita da plessoleso” una nuova dimensione.

A questo punto analizziamo il primo punto.. in base al tipo di lesione l’intervente avrà un suo “iter” che il
chirurgo che opererà valuterà al momento. Sappiamo da subito che in caso di “lesione totale con avulsioni radicolari”
le speranze di un minimo recupero sono pochissime.. e qua anche se non si è dottori e luminri è un dato di fatto purtroppo.
Il discorso cambia ed è TREMENDAMENTE COMPLESSO nel caso di “mezze avulsioni”, in che radici sono se parte alta,
bassa, uso mano, ecc.. e qua si entra in un campo troppo complicato.. ne io, ne nessun altro del forum ha voce in capitolo,
non sono un dottore e sarebbe SBAGLIATISSIMO parlare di “%” di recupero e modalità.. anche se ognuno di noi in base alla
propria esperienza personale ha un’ “idea”. Questo punto però lo potete trattare con il chirurgo che vi segue, sono
SICURISSIMO che qualsiasi dottore citato nei “centri specializzati” del nostro sita sa dirvi cose certe in merito alla vostra lesione.
Proseguiamo sempre su questo punto ma spostiamoci sul capitolo “ricerca”. Bene concordo con TUTTI che la ricerca è
obsoleta, che è indietro ed invariata da 30 annio a questa parte e che non c’è neanche la “voglia” di fare il “salto di qualita”
perchè siamo una nullità, troppo pochi e troppo dispendiosi per “studiarci”. Su questo non ci sono dubbi ma anche qui con chi
dobbiamo prendercela?? Ce la possiamo prendere anche con i “luminari” ma se lo stato, le nazioni, la ricerca a livello mondiale
non “investe” nella causa.. è colpa loro?? Secondo me.. no. Quindi la colpa è del “sistema” e non del singolo esperto del
settore.. ragazzi la ricerca costa e se i fondi non ci sono.. la ricerca non esiste, è bene capirlo questo.

Veniamo al secondo punto.. “Vita da plessoleso” quella che io chiamo “nuova dimensione”. Mai affermazione per me è più
azzeccata. Io ho avuto il piacere e l’onore di nuotare (e nuoto tutt’ora) con ragazzi anche ventenni che muovono a malapena,
attenzione.. dico a MALAPENA un braccio. Ragazzi che da soli non fanno niente.. ma che hanno una forza che non vi rendete conto.
In confronto io con il mio problema sono “sanissimo”.. forse conoscere queste persone vi farebbe bene, vi farebbe capire che
c’è “molto” ancora in voi.. c’è una vita. Io apprezzo e ringrazio Marley che ha fatto un intervento chiaro, dove ha espresso i suoi
punti di vista senza sparare a zero.. stavolta è stato correttissimo. Ha riportato un esempio al quale anch’io tempo fa ho pensato molto..
e cioè su come “spupazzare” il proprio bimbo/a una volta che si diventerà “papà”. Marley io sono arrivato alla MIA conclusione che
avere un bimbo a qualcosa in più “oltre lo spupazzamento”. Prioma di tutto sarà un goderselo in maniera diversa ma.. te lo goderai
lo stesso. Lui o lei stai sicuro che al tuo braccio non ci farà caso.. inconsciamente baderà alla sostanza.. sapessi quanti padri “normodotati”
sciagurati ci sono in giro!! ;-) Meglio essere degli ottimi papà con qualche limitazione, non trovi?? :-)
Intendiamoci bene Marly.. io rispetto il tuo punto di vista, ci mancherebbe.. come quello di lento del resto.. quello che mi dispiace
è che non viviate diciamo serenamente.. come se la “spugna” come si dice nel gergo pugilistico stia quasi toccando terra.
Che centra.. siete liberi di farlo, di avercela con la vita (e come darvi torto) ma ormai che è cambiata.. provate ad andare “oltre” al plesso..
questo è quello che secondo me vi può far cambiare il pensiero “negativo”. Anche con un braccio in meno nella peggiore delle
ipotesi, vale la pena vivere sta vita secondo me ;-) l’importante è trovare la “nuova dimensione”. Lo so, può sembrare “retorica” e
scontato.. però è così. Vi auguro che il consueto vivere vi aiuti e vi permetta di vevere a pieno.
Una considerazione sul post.. io non lo chiuderei, è costruttivo a mio parere.