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Come ho risolto il mio plesso

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2014 21:06
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10/01/2013 20:01
 
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Erano le 22:30 del 12 agosto 2011 quando un "uomo" del 1966 con enormi occhiali svolta per parcheggiare davanti a me..contromano..all'improvviso, io in moto non sono e non potevo riuscire ad evitarlo, pur cercando di andare io contromano, e nonostante non andavo a gran velocità perchè in un centro abitato..successe il botto. (Ad oggi mai visto e conosciuto quest'uomo). Mi portò in fin di vita, con 15 giorni di coma farmacologico, ma come il mio solito, non ho mollato. Dall'ospedale di Pesaro mi spedirono nel centro fisioterapico Santo Stefano di Falconara (Ancona, di proprietà di De Benedetti) a far fisioterapia al mio braccio destro, che aveva smesso di funzionare, non si muoveva più. 5 mesi di calvario dentro questo centro, nel quale non sono stato mai visitato, lavorato tanto con bravi fisioterapisti, senza avere nessun risultato al braccio. Nel mese di dicembre decisi di andare a fare una visita dal dott.Ferraresi di Rovigo consigliatomi dai medici di Pesaro, per cercare di risolvere questo immane problema. Questo neurochirurgo mi richiese una risonanza magnetica in 3D a Brescia, andai e gliela portai. Nessun commento al riguardo, ma la soluzione che mi fu proposta per riprendere la mobilità del braccio era quella dell'utilizzo del nervo FRENICO da mettere sul sovrascapolare della spalla, senza nessunissima garanzia di recupero, operazione da effettuare nel suo centro privato, (non nell'ospedale di Rovigo) dopo 3 mesi dalla data di quella visita, alla modica cifra di 9000 euro. Chiesi in quell'occasione, a questo medico, in presenza di mio fratello e mia sorella, cos'era il nervo FRENICO, la risposta fu che dopo 60 anni potevo rischiare di avere qualche problemino respiratorio, di prendere qualche polmonite, e di smettere assolutamente di fumare. (Andate a vedere cos'è il nervo frenico su google o su wikipedia). Uscii piangendo dall'ospedale di Rovigo. Non ci vuole molto a capire e sapere a comprendere che andare ad intervenire su un nervo di questa portata può dare compromissioni anche di tipo vitale, senza che vi sia alcun particolare beneficio per il buon esito di un operazione di questo tipo, quanto meno non mi sono state in alcun modo illustrate.
I "medici" del santo Stefano, allora, si erano offesi di questa mia visita perché non erano stati coinvolti, centro questo che veniva rimborsato dalla regione marche con 490 euro ogni giorno di mia degenza.
A febbraio firmai per uscire e da casa riuscii a organizzare contemporaneamente una visita con il dott. Raimondi (a Roma) che lavora con il dott.Gilbert (di Parigi) e trovare il dott.Marco Sinisi (primario di neuro chirurgia del wellington hospital di Londra).
Raimondi mi prospettò l'operazione senza nemmeno pronunciare il nervo frenico, nel giro di 2/3 mesi, nonostante essersi accorto del tempo passato, e dell'immediatezza che ero costretto ad avere, tutto con 15000 euro.
Il dott.Marco Sinisi, mi chiese l'ok nell'effettuare l'operazione e da li, 2/3 settimane dovevo essere a Londra ad effettuarla.
Il dott.Marco Sinisi, che ancora ringrazio, fù la mia via d'uscita da questo incubo.
Mi fece notare che il referto della risonanza magnetica redatta da un primario di brescia era errata. Che il 70% delle risonanze vengono lette male, quindi sbagliate, facendomi vedere sul suo PC con il Cd della risonanza, il perché era sbagliata.
Fui operato il 28marzo 2012 al Wellington hospital di Londra, operazione durata 4 ore e 30, alla fine della quale mi vennero dati 3litri di acqua e alla sera cibo a volontà. Non c'era motivo, mi dissero, di perdere tempo nel reidratarsi dopo aver perso sangue, e di reintegrarsi col cibo, prassi questa opposta al sistema operatorio italiano, nonostante ( lo chiesi a Sinisi) vengano utilizzati gli stessi narcotici anestetizzanti. È l'anestesista, mi disse il dott.Sinisi, che decide quando posiamo reintegrarci con acqua e cibo.
Da febbraio 2012 ad oggi non ho più assunto medicinali di alcun tipo, i nervi, visti alcuni movimenti che ora riesco a fare, hanno legato, e ci vuole tempo a ripartire, fisioterapia, tanta, ma senza eccedere, i nervi hanno tempi lunghissimi di recupero e non serve esagerare, bisogna aspettare che la sinapsi tra loro si ricolleghi, e questa varia da persona a persona. Non mollare mai e riprendere la propria vita è fondamentale, anche perché ne abbiamo una sola.
Se volete chiedermi qualsiasi cosa al riguardo contattarmi pure: michi.man@libero.it
Un saluto a tutti.
[SM=x230899]
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