Comè strana la vita. Ieri sera stavo leggendo a Marco
>la lettera di sconcerto scritta a seguito dellennesimo
>incidente accaduto ad un motociclista nel torinese. Stavamo
>studiando un comunicato stampa da far uscire per elogiare il
>giro donore fatto da Pedrosa con la bandiera degli
>GUARDARRAILES ASESINOS associazione spagnola che si
>sta battendo come noi contro le infrastrutture stradali non
>a misura di motociclisti.
>La notte è strana, non dormo bene, non sento la sveglia ma
>sento il telefonino squillare: è in cucina, ci devo
>mettere un po prima di realizzare dovè, squilla, mi
>scoppia la testa provo a leggere il display: è mia madre.
>Davide una disgrazia! Penso a mio padre, è malato di
>cuore ma è giovane, troppo giovane per andarsene!
>Bruno, tuo cugino
si è ucciso in moto! Non so
>cosa le ho detto, mi sono fatto la barba, ho fatto colazione
>con quella voce dentro la testa che risuonava continuamente,
>ma era come se fossi stato in un incubo, sapevo che da lì
>a poco avrebbe suonato la sveglia. Mio figlio mi chiama, mi
>accoglie con il sorriso che solo un bimbo di venti mesi ti
>può regalare. Lo abbraccio. Mi fermo in edicola e prendo
>tutti i quotidiani, il primo strilla in prima pagina
>motociclista straziato dal guardrail, vado alla pagina
>dellarticolo e vedo le foto. Eccomi la sveglia non ha
>suonato, purtroppo non è un incubo!
>Come può esserci sotto a quel lenzuolo mio cugino? Come
>può essere toccato a noi?
>Ecco maledetto gaurdrail, maledetta moto, vi siete presi
>qualcosa anche da me.
>Avevo iniziato questa battaglia contro i guardrails cinque
>anni fa, non perché ne fossi coinvolto direttamente ma
>perché ci credevo, credevo che fosse giusto lottare per
>far riconoscere i diritti basilari dei motociclisti, per
>trasmettere le mie esperienze e far sì che non succeda ad
>altri quello che si legge ogni maledetta bella stagione nei
>giornali.
>Bruno sorrideva quando gli facevo questi discorsi, qualche
>settimana fa dovevo chiamarlo per raccomandarmi: quella moto
>non è facile da guidare, il settemmezzo è sempre stato
>il nostro terrore, tante volte abbiamo sentito amici
>motociclisti che lhanno venduta per paura.
>Era felice, finalmente aveva un contratto a tempo
>indeterminato, finalmente poteva sostenere quel sogno. Quel
>sogno ce lha portato via.
>Ora posso dire che è toccato anche a me, che nel cuore
>accanto agli altri ci sei anche tu, che lotterò ogni
>giorno della mia vita perché si riduca questa strage,
>perché entri nella testa di tutti quella
.. cultura
>della sicurezza stradale che da anni professiamo, a noi
>motociclisti per primi, ma anche alle amministrazioni che
>DEVONO imparare a tutelare le nostre vite, a contemplare
>lerrore umano.
>Bisogna rivedere totalmente il sistema di rilascio delle
>patenti, sia per le due che per le quattro ruote; quando si
>rilascia una patente il conducente DEVE saper guidare. Siamo
>tutti capaci di spostare un veicolo, qualunque sia, guidare
>è unaltra cosa. Corsi obbligatori in pista per ogni
>categoria di patente, con richiamo periodico. La patente è
>una cosa seria, non è un titolo acquisito.
>Revisione delle norme che regolamentano la progettazione e
>la costruzione delle infrastrutture, noi un manuale
>labbiamo prodotto assieme alluniversità di Bologna.
>Questo manuale ha ricevuto il secondo premio europeo Norauto
>lanno scorso.
>Severe sanzioni per chi non rispetta le regole che devono
>essere giuste e verso tutti i componenti comprese le
>amministrazioni: se tappi una buca con una badilata di
>catrame e ci metti un cartello di pericolo, paghi una multa
>perché lo stesso cartello è un pericolo.
>Qualcuno domenica ha dimostrato di avere le palle, quel
>ragazzino spagnolo che a molti non è simpatico,ha
>dimostrato che campioni si nasce non si diventa. Alla sagra
>della salsiccia siamo tutti capaci di fare i piacioni, ma i
>veri campioni vengono fuori quando si parla della realtà
>di tutti i giorni. Certo ci piacciono le goliardate, i
>caschi strani ma non farebbe male a nessuno se ogni
>tanto, i nostri cari eroi, prendessero coscienza che la
>realtà è unaltra che il loro potere mediatico è
>enorme e che con un semplice gesto, il gesto di un Campione
>potrebbe salvare qualche vita e vi posso assicurare che
>quella vita che fino a ieri era seduta lì vicino a noi,
>ora ci manca tanto.
>
>Davide Barin
>Vice Presidente
>Associazione Motociclisti Incolumi O.N.L.U.S.
>EMail davide.barin@motociclisti-incolumi.com
>Tel 348.2260022 - Fax 049.8750093
>http://www.motociclisti-incolumi.com
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"un guerriero sà imparare ad amare il suo dolore" Timoria.
Pinatz