Safari in Quad.

Eccomi tornato da questo giro in quad!! Vi dirò come è andata e soprattutto le impressioni da plessoleso.
Rispondo subito ad una domanda che son sicuro che per tutti sarebbe quella più importante..
“si può andare in quad??” ragazzi, si può andare e si va da dio!! Io non ho assolutamente problemi, chi
mi conosce sa la mia condizione, usando bene la mano non si hanno minimamente problemi il belle è
che pare sia fattibile anche a chi ha una paralisi totale. Si, avete capito bene. C’è un ragazzo di Castagneto
Carducci che plessoleso totale, blocca il braccio al corpo e va nel deserto (ha fatto moltissimi viaggi in quad)
con la sua ragazza dietro!! Cominciamo con il dire che il quad (come la macchina) va adattato.. io non ho
necessitato di adattamenti.. braccio dx ok (c’è il gas), con il sx riesco anche a frenare con la leva. A livello di
frenata si usa molto il pedale, ha la frenata integrale su tutte e 4 le ruote. Tornando al discorso fattibilità,
l’istruttore ha fatto tutto (ma dico tutto) il percorso con una sola mano.. detto il mio problema (allestiscono
quad anche per chi è in carrozzina figuratevi) ha provato a simulare la cosa diciamo nella peggiore
condizione per vedere la fattibilità nel caso in cui si facesse il prossimo meeting in quad!! Vabbè, scherzi a patre,
lo ha fatto perchè se qualcuno fosse interessato (magari possiamo organizzare se volete una cosa tutti
insieme) vuole in qualche modo “simulare” la condizione per potere far tutto in sicureza. Ma veniamo all’aspetto
tecnico.. cercherò di descrivere la mia esperienza tecnicamente. Sia io che la Dona avevamo in dotazione un
Polaris trial boss 330. Dovete sapere che i Quad si distinguono in Spoertivi e Utility. Gli sportivi sono più
leggeri (trazione sulle ruote posteriori) e più veloci.. adatti nelle gare tipo piste da cross. Hanno le marce
esattamente come la moto (a pedale con frizione) e vanno anche questi davvero dappertutto.
Gli utility sono le “hammer” dei quad.. 4x4 (disattivabile nei modelli più evoluti), cambio automatico con
variatore. Ci sono per esempio anche di questi gli “sportivi”.. cercate su google il “Can Am Renegade 800” e
vedete che razza di bolide che è.. a vederlo dal vivo (e sentirlo acceso) fa paura!!
Fatta questa distinzione tra categorie veniamo alla guida. Allora, la Dona montata sopra sembrava che ci
fosse sempre andata.. davvero incredibile, tutta contenta e sorridente sembrava esserci nata. Io.. una marea
di problemi, non dovuti al braccio ma al modo di guidare!! Mi hanno dato un manubrio ed incosciamente
(è così per tutti i motociclisti) tendevo a girare come in moto.. manubrio girato poco perchè in moto è la piega
che conta, che ti fa girare.. giusto?? Bene.. sul quad serve tanto manubrio.. bisogna girarlo eccome!! In un certo senso
si piega pure nelle curve ma in maniera tutta differente, cosa che io all’inizio manco mi sognavo.
Una volta imparato a far “scorrere” il quad, accarezzando con le cosce il serbatoio tuttoo diventa più facile e
divertente.. a me ci è voluto un’oretta per questo. Una volta che si sa direzionare minimamente il quad
si va bene, considerando che salgono praticamente dappertutto. Come direzionalità, intendo anche il girar
bene in manubrio in presenza di terreno fortemente accidentato, cosa che all’inizio vi assicuro mette in crisi.
La parte più dificile però per un plessoleso, a mio parere (come in bici) è la discesa. Il freno integrale sul
piede dx aiuta tantissimo ma.. bisogna dosarlo bene e fondamentale.. se si sta a gambe larghe si rischia
di cappottare in avanti, praticamente il quod rimane lì e noi si va in avanti!! In discesa allora (lo faccio anch’io
perchè il mio tricipite è poco) bisogna ancorarsi stringendo le gambe al serbatoi, in questo modo si rimane
ben ancorati sopra. Sempre in discesa, avendo un cambio automatico con variatore bisogna sfruttare
l’ottimo freno motore.. se però si toglie tutto il gas, il quad è come se fosse in folle, quindi prende troppa
velocità!! Quindi lo si risolve dando con il pollice un filo di gas ed il gioco è fatto, il quad aziona il suo
freno motore e si vien giù bene. Il “difficile” all’inizio è tenere questo filo di gas e frenare a pedale,
sincronismi che nella moto te li sogni.. nel senso che il freno posteriore azionato a pedale io, come
nessun motociclista lo usa mai. Detto questo e assimilato su me stesso dopo andavo da dio, tant’è vero
che nello sterrato bianco non ciottoloso, uscivo piegato di traverso derapando.. l’istruttore mi guarda e mi dice..
“ora ci siamo”!! e la Dona mi guardava stupefatta. Considerazioni sul mezzo.. a chi cerca il “surrugato” della
moto vi dico.. non è così, è UN ALTRO MEZZO, è UN SUO MONDO. Può trovare tanta soddisfazione invece
chi.. ama il bosco, la montagna e la macchia in generale abbianato magari allo stile di guida di questo mezzo.
A me piace, sono un escursionista a piedi, in bicicletta ed il quad è un’altra alternativa. Forse devo ancora
vedere farò un corso di guida che fortunatamente farei a due paasi da casa, per valutare poi un eventuale acquisto
da parte mia e della Dona (ci sarà da litigare per guidare!!). Se decidete di provare, fate come ho fatto io,
affidatevi ad un centro di noleggio specializzato.. ci si può far male se non fatto a modo a parer mio.
Per il mezzo.. è un po’ come la moto.. bisogna partir per gradi, è meglio non esagerare, questi mostriciattoli
hanno tanta potenza e tenerli non è sempre semplice, di certo l’esperienza è fondamentale.
Se un giorno decidiamo tutti insieme di fare un’ascursione in sicurezza, mi offro volontario per l’organizzazione,
la Polaris Toscana dove sono stato io è davvero preparata.. buon quad a tutti!!