ke ne pensate?

Scoperto il gene 'tappezziere' del sistema nervoso che ordina la tessitura della guaina isolante per la protezione dei neuroni, la mielina, rivestimento indispensabile al loro funzionamento.neuregulina

Ciao Patrizia, mi fa piacere vedere l'interesse x qualsiasi cosa venga in nostro aiuto (plessolesi e ki gli sta vicino) ma cercare di capire cosa stanno cercando di fare i "luminari"(somari??) nn mi è facile, mi reputo di intelligenza media (italiano medio) e capire il "dottorese" secondo me riesce difficile anche a loro ma bene ke ci siano
Se poi il "tapezziere" deve usare neuregulina,o mielina o porcosio di madonnesio vabbe c'è ki(e parlo del sottoscritto) farebbe anke da cavia umana
Ciao Giuliano da Ventimiglia

ciao,io non sono una plessolesa ma il mio ragzzo come ben sapete,Giuliano la cosa ke mi ha fatto veramente piangere sai qul'è........in tutti i siti ke ho visitato nessuno....ripeto nessuno parla di plessolesi stò combinando un casino mandomail a tutti dicendo xke i plesso lesi sono dimenticati,spero mi rispondano ciao

ciao certo ke avevo capito ke nn 6 plessolesa mi fa piacere, e secondo me nn si parla dei plessolesi(incidentati) xkè siamo poki e cmq cerchiamo di nn fa pesare la cosa e far sembrare a tutti ke cmq siamo normali (sic!)
Grazie Patrizia e nn ti stancare di far sapere a tutti cosa stai passando
Giuliano da Ventimiglia

mio e-mail giuliano.fugazza@poste.it Patrizia mandami il tuo login x msn cosi ci sentiamo li ciao

Ciao ragazzi,
ho da aggiungere una cosa:
ve ne sarete accorti anche voi, ma parlare con persone "normali" a volte è difficile, non per noi, ma proprio per loro.
Mi spiego meglio: parlare di seri problemi fisici, induce una sorta di disagio in chi ti sta di fronte, non tutti ovviamente, ma una buona percentuale. (Facciamo almeno il 51)
Quasi come se l'interlocutore si sentisse trascinato per i piedi in una realtà parallela alla sua, ovviamente a lui fastidiosa e scomoda!!!
Personalmente credo queste persone totalmente ignoranti come le scarpe, anche perchè conoscere realtà peggiori delle tue aiuti a capire che si devono tenere i piedi per terra.
Infine si riesce ad apprezzare quello che si ha, senza continuamente correre in modo ossessivo verso quello che non si ha.
Spero di essermi espresso bene.
P.S. Patrizia credo che tu sia nel 49%!!!
Fabio A.

A proposito di persone che rifiutano la nostra "realtà", caro Fabio non sempre sono quelle "totalmente ignoranti come le scarpe" a mancarci di rispetto.
Ti racconto l'ultima che mi è capitata.
Un paio di settimane fa mi trovavo in udienza con un presidente di sezione di un Tribunale calabrese, e la fretta mattutina non mi aveva consentito di perdere i soliti 15 minuti per annodarmi la cravatta.
Ad un tratto il presidente, che mi conosce e sa delle mie difficoltà, si volta verso di me, interrompendomi, e con fare ironico mi dice "mi complimento per la sua cravatta".
Per mia fortuna sono ormai abituato a padroneggiare lo stupidario umano, per cui lo ringrazio e gli rispondo "se le interessa le fornisco l'indirizzo del rivenditore".
Ti risparmio il seguito, fatto di repliche piccate e di richieste (da parte mia) di scuse da formalizzare.
Morale dell'evento.
L'ignoranza sul nostro deficit è diffusa a tutti i livelli, ragion per cui bene facciamo a costituire l'associazione, non solo per aiutare noi, i nostri familiari, le persone che ci stanno vicino, ma soprattutto per aiutare gli altri, quelli "normali" che non capiscono, nè si sforzano di capire.
Gli ostacoli maggiori al nostro reinserimento sono frapposti soprattutto da medici ignoranti e da burocrati ottusi, nei confronti dei quali non sempre paga la moneta dell'ironia o del sarcasmo.
Ci vuole un'azione di alfabetizzazione in merito alla nostra patologia ed ai deficit ad essa correlati, unica azione che può consentire di superare le varie resistenze mentali.
Un abbraccio.

P.S.: uno speciale ringraziamento a Patrizia, per la passione che mette nelle sue ricerche, perchè rompere i marroni il più delle volte è salutare

Caro Pietro, secondo me tu sei uno che la sa lunga(in senso positivo)....spero di vederti presto!!!
Fabio A.

ciao pietro,e grazie..hahahahahah penso ke li rompero x molto........ mi siete entrati nel cuore però se disturbo ditelo,io fra voi sto bene,forse voi no

Ciao Pietro,
come al solito scrivendo e basta senza vedere la faccia ne sentire il tono di voce si rischia di non capirsi fino in fondo.
Quando ho detto ignoranti come le scarpe intendevo ignoranti non in senso culturale...non è detto che uno perchè ha studiato sia più furbo, anzì conosco tante persone che provano il contrario.Intendevo ignoranti di cuore, nel senso che non vogliono capire, persone con il para-occhi....
Spero di essermi spiegato!!!!
Non reputo uno scemo una persona che non ha studiato!!!!siamo tutti pari!!!anche i luminari(o somari...giuliano mi piace molto la tua parentesi!!!!!!!!!)
Saluti a tutti
Fabio Abevilli

Per Fabio

Ti ringrazio, ma ero, e lo sono ancora, completamente d'accordo con te e con la tua analisi.
Ho utilizzato la tua efficace espressione "ignoranti come le scarpe" soltanto come spunto per rincorrere i miei pensieri, troppe volte in libertà.
D'altronde, come ho detto altre volte, qui mi sento a casa mia.

Per Patrizia.

Noi con te stiamo bene, per cui, se anche tu stai bene con noi .... benvenuta nel club

sapete che quasi,quasi incomincio ad offendermi a sentirmi kiamare(normale)?.........chi si sente di spiegarmi il concetto?ditemi chi sono i normali(kissa ke non esca fuori ke siete voi............non so se ho reso l'idea

Beh... Patrizia ha ragione... oddio io non mi reputo "normale"... ma non per il braccio... ma perchè nonostante tutto sono rimasto lo stesso "bischero" che ero prima!!!

Non riesco a fare tutto quello che facevo prima... però vi assicuro che a ca@@ate vado ancora forte!!!

ciao malex,pokina come spiegazione cmq ok sai xke ho posto questo quesito?xke se i"normali"sparano tutte le fesserie che ho letto su questo forum... :su ki è stato meno fortunato.......allora io non voglio fare parte della categoria"normali" EVVIVA I MATTI!!!!!!!!!!!

...beh per quanto mi riesca!

Ciao Patrizia, la mia non era una spiegazione... voleva essere un modo per "sdrammatizzare" la situazione.
Penso che non si possa definire chi è "normale" e chi non lo è... il concetto di normalità è strettamente personale!
A volte è il trattamento delle persone che ti fa sentire più o meno "normale".
Quà nel forum (idea personale) il termine "normale" è usato per definire i NON plesso-lesi! Credo comunque che nessuno si senta anormale... ma semplicemente diverso... ma in fondo non siamo tutti diversi l'uno dall'altro?!?!

Un ab... braccio a tutti!!!

grazie patrizia per tutto juan di milano espero conocerli tutti un giorno

juan ti rispondo prego.........ma xke mi ringrazi??io sono una goccia in un oceano,ke cerca di regalare un sorriso a ki la sorte lo ha tolto(o voleva),mi sto facendo fumare il cervello,non x risolvere il problema xke io non sono nessuno x farlo,ma scoprire qualkosa x i dolori sono quelli ke stanno consumando il mio uomo,volevo dire a tutti voi ke siete speciali mi sono kiesta molte volte cosa avrei fatto io.......????un bacione a tutti

Cara Patrizia,
lo scrittore americano Irving Washington una volta scrisse che gli spiriti mediocri sono soggiogati dalla sfortuna, ma gli animi forti s'innalzano sopra di essa.
Probabilmente è questa la differenza che corre tra chi come noi (te inclusa) riesce tutti i giorni ad essere più forte del proprio destino ed a non soccombere ad esso, e coloro i quali ritengono che la sfortuna sia inevitabile.
Per quanta speculazione si faccia intorno al termine "normale" non credo che riusciremo a trovarne una definizione esaustiva, a meno che la definizione stessa non la ricaviamo dal suo contrario, ossia "speciale".
Perchè è vero che tutti noi qui siamo un po' speciali, non foss'altro per le qualità che ci contraddistinguono, la forza di volontà in primo luogo, e la capacità di accogliere gli altri facendoli sentire a casa propria.
Soltanto questa è la differenza, carissima Patrizia, tra chi come te e come tutti gli altri che vivono direttamente, o di riflesso questa condizione di specialità, e chi invece vive lasciando che sia il destino a scegliere per loro.
Noi, al contrario, tutti i giorni siamo posti di fronte all'alternativa tra mollare tutto, oppure stringere i denti ed essere più forti dei dolori lancinati, del travaglio operatorio, dell'aver visto il proprio progetto di vita sparire insieme al proprio lavoro, dei disagi e delle piccole o grandi difficoltà nel compiere i gesti più comuni.
E la nostra "specialità" si manifesta tutti i giorni nello scegliere di continuare a lottare e vivere senza che la gente al di fuori di noi si accorga di avere accanto delle persone "speciali".
Grazie ancora per esserci e per essere di aiuto a noi ed al tuo uomo.
Un abbraccio.

ciao Pietro,mi lasci senza parole,e non posso fare altro ke confermare ke siete grandi............eiiiiiiiiiii,però non abbituatevi troppo hai complimenti è..... prima o poi spero ke verrete a trovarmi in sicilia ke????'lo sparata grossa??????????? ciao ragà alla prox

Dove???
Ho un paio d'amici... uno a Palermo e l'altro a Capo d'Orlando!!!
Ed un'amica di famiglia... un po' fuorimano... sta a Pantelleria!!!